Nonostante in molti considerino l’astronomia un argomento complesso, orientarsi nel cielo e saper riconoscere costellazioni, stelle e pianeti è più facile di quanto pensi.
Per orientarti perfettamente nella galassia, ti basterà conoscere i punti cardinali e l’esatta posizione della Stella Polare. Oggigiorno, poi, internet e le nuove app hanno reso ancora più facile il riconoscimento di stelle, costellazioni e pianeti. Questo significa che puoi avvistare i corpi celesti con più facilità e velocità.
Alla fine di questo articolo saprai, dunque, riconoscere gli elementi astronomici di maggior rilevanza grazie ad alcuni pratici consigli.
Ecco cosa dovresti sapere prima di inziare
Poiché la terra si muove nella sua orbita attorno al sole, ogni notte è possibile osservare una diversa porzione di cielo e, per semplificare il più possibile, gli astronomi hanno raggruppato le costellazioni in 3 gruppi:
- costellazioni circumpolari: si trovano nel cielo settentrionale, sembrano muoversi attorno alla stella polare e sono visibili durante tutto l’anno
- costellazioni estive: come dice il nome sono visibili soprattutto in estate
- costellazioni invernali: come puoi immaginare sono le costellazioni visibili soprattutto in inverno
Tutto bello ma quindi dove posso iniziare? Senza dubbio hai bisogno di conoscere l’esatta posizione dei punti cardinali e della Stella Polare.
I primi servono per orientarti nel cielo: per individuare le costellazioni che sono sorte a est e quelle che si apprestano a tramontare a ovest, quelle che hanno raggiunto la loro massima altezza sull’orizzonte sud e quelle che si trovano proprio al di sopra dei tuoi occhi.
La stella polare invece è stata sempre utilizzata come importante punto di riferimento da escursionisti ed esploratori, in quanto posizionata proprio al centro di alcune importantissime costellazioni: Cassiopea, Cefeo, Dragone, Piccolo Carro.
Prima di procurarti cartine stellari o dispositivi per trovare l’esatta posizione delle stelle, come per esempio l’astrolabio, devi sapere che a volte quello che stai cercando non è visibile.
Infatti, le stagioni sono estremamente importanti, visto che in base al periodo dell’anno ti sarà più o meno facile avvistare gli costellazioni, stelle o pianeti.
Alcune stelle, in determinate stagioni nemmeno superano l’orizzonte.
Ecco le principali differenze tra le stagioni
- Inverno: le notti del periodo invernale sono perfette per ammirare in maniera nitida il cielo stellato. Tra le stelle più visibili ci sono Sirio, le stelle del Cane Maggiore, le costellazioni del Toro e di Orione: importanti non solo per la bellezza che le caratterizza, ma anche per essere un importante punto di riferimento.
Tuttavia l’assoluto protagonista della stagione invernale è senza dubbio il Triangolo Invernale. Questo asterismo estremamente brillante, formato da Sirio, Procione e Betelgesuse, contiene al suo interno la costellazione dell’Unicorno, mentre a nord si evidenzia il grande rettangolo di stelle appartenente ai Gemelli.
Come trovare la Stella Polare in Inverno? Con questa guida dovrebbe essere più semplice;
- Primavera: da marzo a giugno, è sicuramente più difficile osservare il cielo, soprattutto rispetto all’inverno e all’estate. L’unico modo che hai per individuare stelle e le costellazioni è prendere come punto di riferimento il Grande Carro e, di conseguenza, anche la Stella Polare;
- Estate: temperatura mite e notti luminose, l’estate mette ogni appassionato di astronomia nella condizione perfetta per poter ammirare i tesori che il cielo notturno ha da offrire.
Durante questa stagione, puoi avvistare la Stella Polare facilmente una volta individuata la posizione di Cassiopea. La Via Lattea appare più splendente che mai e il Triangolo Estivo facilita in modo significativo l’avvistamento di ogni costellazione;
- Autunno: durante questo periodo dell’anno un quadrilatero di nome Pegaso sostituisce i triangoli che caratterizzano inverno ed estate, anche se non è sempre cosi facile individuarlo. Ai quattro vertici ci sono stelle non particolarmente luminose e, non è possibile fare affidamento su grandi punti di riferimento.
Durante la stagione che va da settembre a dicembre, il modo migliore per trovare la stella polare consiste nell’indviduare Cassiopea. È proprio durante questa stagione che la costellazione caratterizzata dalla sua peculiare figura a zig zag assume la forma di una M il cui vertice interno è proprio la stella polare.
Sei agli inizi? Segui questi consigli
Se hai intenzione di di avvicinarti al mondo dell’astrologia, ma non sai proprio da dove cominciare, devi sapere l’osservazione del cielo dovrà avvenire in maniera graduale e metodica e che, durante le prime osservazioni, dovrai concentrarti solo su alcuni corpi celesti.
Per orientarti nel cielo dovrai, quindi, saper prima identificare gli elementi cardine per l’avvistamento di ogni costellazione.
A questo punto potresti controbattere dicendo che, nella maggior parte dei casi, la quasi totalità dei telescopi di ultima generazione è munita di moderni GPS, ma in realtà anche usando strumenti di questo tipo è fondamentale avere almeno delle competenze di base: l’allineamento alla Stella Polare e identificare i corpi celesti più semplici.
Il metodo certamente più semplice per individuare la Stella Polare consiste nel saper riconoscere il Grande Carro e il Piccolo Carro e le costellazioni in cui si trovano, o, in alternativa, identificare i cosiddetti puntatori della Polare, ossia le stelle Dubhe e Merak.
Altrettanto importante per prendere più familiarità è saper trovare con facilità tutte le costellazioni caratterizzate da forme facilmente riconoscibili, tra cui Cassiopea, Orione e Pegaso.
Per rendere ancor più facile l’osservazione dei corpi celesti, nelle varie stagioni potresti usare del Triangolo Estivo e del Triangolo Invernale, gruppi di stelle di cui fanno parte anche le già citate Dubhe e Merak e che, nonostante appartengano a costellazioni differenti, facilitando sensibilmente l’individuazione di stelle e pianeti.
Ok, ma da quali costellazioni inizio? In questa pagina puoi trovare per ogni stagione dell’anno.
Vuoi spingerti oltre
Quanto appena letto ti ha permesso di ottenere informazioni generali sull’astronomia e, allo stesso tempo, di imparare alcuni semplici trucchi per semplificare l’osservazione delle costellazioni. Ovviamente, acquisendo maggiore esperienza, i dubbi che caratterizzano questa prima fase di appassionamento all’astronomia faranno posto ad altre domande. Anche gli astronomi di vecchia data sono soliti porsi domande come:
Quando è consigliato osservare a occhio nudo e fino a dove posso spingermi?
Rispondere con precisione a questo domanda è davvero complesso, ma per il momento ti può bastare sapere che l’occhio umano può essere considerato il più piccolo fra i telescopi e, allo stesso tempo, il migliore fra tutti. Questo, infatti, permette di vedere circa 6000 stelle, di individuare le principali costellazioni e di ammirare i pianeti più vicini alla Terra. In tal senso dovresti, però, ricordare che in caso di buio l’occhio avrà bisogno di diversi istanti per abituarsi all’oscurità.
Altrettante sono, invece, le persone che si interrogano riguardo a quando iniziare a usufruire di strumenti come binocolo e telescopio. Questi dispositivi possono essere usati sin dalla giovane età, in quanto capaci di appassionare in maniera leggera e talvolta anche giocosa a una materia complessa come l’astronomia. Prima di procedere all’avvistamento dei corpi celesti mediante questi ultimi, è preferibile, però, che tu possegga tutte le conoscenze e le competenze di base a individuare con grande facilità ogni stella, costellazione e pianeta della Via Lattea.
Per la pubblicazione di questa pagina ringrazio Chiara Covatta, traduttrice professionista che mi ha aiutato enormemente nella selezione e traduzione delle tantissime fonti necessarie per creare una pagina cosi chiara e semplice sull’osservazione delle costellazioni.